RECENSIONE || SALEM 1X03 ''IN VAIN''

07.05.2014 14:19

Eccoci qui ad nuovo appuntamento con le streghe più cattive di tutti i tempi! Questa puntata ha decisamente creato delle svolte interessanti a quella che è la trama di ‘Salem’ e udite udite, sembra che lo show sia già stato rinnovato per una seconda stagione! Oleeee.

Ma veniamo a noi e commentiamo questa puntata davvero incredibile. Come prima cosa ho notato che i protagonisti di Salem, escluso forse John Alden, convivono con un particolare e personale conflitto interiore:  Mary pende su un filo che vede da una parte il dover rispettare gli oneri che comporta lo stare a capo della congrega di streghe, dall’altra quei sentimenti sepolti che prova ancora per John che le fanno ricordare la ‘vecchia se stessa’. Cotton Mather vive continue crisi esistenziali accompagnate da crisi di fede che lo portano a chiedersi cosa sia la cosa giusta da fare e quale sia il volere di Dio. Il tutto coronato sempre dalle aspettative del padre che fanno da sfondo perenne. (Chi sia il padre e quale sia la sua storia e il relativo rapporto con Cotton ancora non ci è stato mostrato) La trama di questa puntata quindi, si snoda su questi conflitti interiori e prende vita seguendo l’investigazione, chiamiamola così, e i dubbi che affliggono Alden che inizia ad avere pesanti e sempre più certi sospetti sul fatto che il Magistrato Hale sia uno stregone. E’ infatti il suo orecchio sanguinante che lo riconduce a quella notte in cui aveva sparato all’uomo con la testa di maiale ferendolo, appunto, ad un orecchio ed è questo che lo spinge a seguirlo nella foresta fino alle porte del veggente e il perché Hale lo salvi ancora non è chiaro. Forse la probabile ammirazione che la figlia prova verso di questi. A proposito di Anne Hale, credo che si stia delineando un futuro triangolo amoroso che per la prima volta, penso, nella storia dei telefilm, vede due donne ‘contendersi’ un uomo. Olee. E’ evidente, d’altronde, come ogni triangolo che si rispetti, che John Alden è attratto da entrambe. Una, per la ragazza dolce e pure che era, l’altra per la sua tenacia e intelligenza. Ma il personaggio che ha attirato di più la mia attenzione è stato Isaac, The Fornicatorrrrh. A me Isaac sta un sacco simpatico, davvero, e mi fa anche un po’ di tenerezza. Il fatto di essere l’emarginato della città e di essere visto con disprezzo e ribrezzo solo per aver dato un’occhiatina allo ‘striptease’ della donna di cui era innamorato e che, da quanto ci hanno fatto vedere, lo ricambiava: Ahhh, erano proprio altri tempi! E attira anche l’attenzione e le premure di Mary; forse perché entrambi hanno ‘perso’ i loro grandi amori e forse anche perché Isaac le ricorda tanto una parte di se stessa che non vuole perdere del tutto. E a piacermi tanto è anche questo neo bromance che si sta formando tra John, Cotton e perché no, anche Isaac. Sembrano tanto la Mystery Inc. con a capo Scooby-Doo: se ne vanno in giro a indagare, ispezionare il luogo per scoprire la verità sul conto delle streghe. Per ultimo, e non ultimo, ho apprezzato davvero tanto il fatto di aver messo in rilievo, in questa puntata, lo scontro sessista e generazionale che c’è stato tra Mary e Hale. I nuovi e i vecchi. Le donne e gli uomini. E come in quel breve dialogo tra Mary e Rose sia stata evidenziata la visione di inferiorità che avevano le donne all’epoca e la tenacia di Mary nel voler cambiare questa situazione, imponendo prima il suo potere su Hale e in futuro su tutta la cittadinanza di Salem per dare una casa alle streghe in modo tale da non sentirsi più l’emarginate della situazione.

Voto: 7 e mezzo.

E’ ancora presto per sbilanciarsi con voto alti perché il nocciolo della trama deve ancora venire. Ma questo show ha tutti i presupposti per meritarsi voti d’eccellenza.

Una bambola vodoo,

con affetto,

Grazia

A

Questa lista è vuota.

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